Tra le misure attuate in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, il “Decreto Rilancio” (D.L. 34/2020) ha previsto diverse disposizioni a sostegno di privati ed aziende in difficoltà per favorire la ripresa del mercato italiano.
Tra le diverse agevolazioni a favore delle imprese troviamo due interessanti fattispecie per le quali si può beneficiare del credito d’imposta:
CREDITO DI IMPOSTA PER L’ADEGUAMENTO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO
Questa prima fattispecie viene applicata nel caso in cui il soggetto effettui degli interventi o degli investimenti necessari per adempiere prescrizioni sanitarie e rispettare misure di contenimento del virus. Ma chi può beneficiare di tali agevolazioni?
Possono richiedere il credito di imposta tutti quei soggetti che esercitano un’attività in luoghi aperti al pubblico (es. bar, ristoranti, alberghi), ovvero in un luogo nel quale i consumatori possano accedere liberamente, oppure associazioni, fondazioni e altri enti privati. L’elenco completo è presente nell’allegato 1 del D.L. 34/2020.
Gli interventi che possono essere oggetto di credito di imposta si suddividono in:
Il credito di imposta è riconosciuto nella misura del 60% delle spese sostenute nel 2020 per un massimo di 80.000 €. Ciò comporta che l’ammontare del credito d’imposta non potrà superare 48.000 €.
Il credito d’imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24 (o in alternativa può essere ceduto a terzi) a partire dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021.
CREDITO DI IMPOSTA PER LA SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI E DEGLI STRUMENTI UTILIZZATI
La seconda fattispecie viene applicata per le spese sostenute per la sanificazione di ambienti e strumenti di lavoro e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Chi sono i beneficiari?
In questo caso i beneficiari sono i soggetti esercenti attività di impresa, arti e professioni, gli enti non commerciali, gli enti del terzo settore oltre a quelli religiosi civilmente riconosciuti.
Oggetto di credito di imposta sono:
Anche in questo caso il credito di imposta è pari al 60%, ma l’ammontare massimo delle spese sostenute nel 2020 è 100.000 €. L’ammontare del credito d’imposta, quindi, non potrà superare 60.000 €.
Il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione tramite modello F24 (in alternativa può essere ceduto a terzi) a partire dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, oppure può essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui le spese sono state sostenute.
CONSULTA LA NORMATIVA COMPLETA E RIMANI AGGIORNATO
Cliccando sull'immagine sottostante potrai scaricare la circolare completa emanata dalla Agenzia delle Entrate e comprensiva anche dell’elenco delle aziende che possono beneficiare del credito di imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro.
Inoltre, potrai anche rimanere aggiornato su questo tema oltre a scoprire le soluzioni di Fami che puoi acquistare per beneficiare del credito di imposta.